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Procedure di riassegnazione dei nomi a dominio.
Le procedure di riassegnazione dei nomi a dominio sono uno strumento predisposto nel 2000 dalla Naming Authority italiana e dallla Registration Authority italiana (le cui funzioni sono confluite dal 2004 nel Registro del ccTLD "IT") per prevenire e combattere i fenomeni di "cybersquatting" (ossia l'accaparramento) dei nomi a dominio italiani. Con tale procedimento i nomi a dominio che siano stati registrati in mala fede da chi non ne avesse il diritto possono essere riassegnati a chi invece sia legittimo titolare di diritti su tale nome.
Il procedimento risponde agli stessi criteri adottati in sede internazionale da ICANN per i domini .com, .org e .net, e da Eurid per i nomi a dominio .eu. Esso viene condotto da apposite organizzazioni, denominati "Prestatori del servizio di risoluzione delle dispute" (PSRD), presso i quali sono costituite liste di "esperti" che verificano, nel contraddittorio delle parti, se la dichiarazione di chi ha originariamente registrato il nome a dominio di non ledere diritti altrui è veritiera o meno. Al termine del procedimento, se risulta che tale dichiarazione non è veritiera il nome a dominio viene trasferito a chi lo ha contestato ed abbia diritto alla sua assegnazione.
Presso il Centro Risoluzione Dispute Domini è stata costituita una esperti (avvocati, professori universitari, specialisti del settore) la cui competenza ed imparzialità garantisce il livello delle decisioni prese.
Qui di seguito i link per
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Per iniziare una procedura di riassegnazione |
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L'elenco degli esperti accreditati presso il C.r.d.d. |
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I costi delle procedure di riassegnazione |
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La normativa di riferimento su cui sono basate le procedure di riassegnazione |
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L'elenco delle procedure in corso ed i testi delle decisioni |
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Le condizioni di accesso al sito C.r.d.d. |
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Perchè scegliere C.r.d.d. per le procedure di riassegnazione |
e-mail: svp@crdd.it